mercoledì, febbraio 14, 2007

Eto'o - Ronaldinho: la Telenovela continua...

Curiosità: "Ronaldinho ed Eto'o: Guerra e Pace.".
Minuto 76 di Barcellona-Arsenal, finale dell'ultima Champions League: Eto'o pareggia, dà il via alla rimonta vincente blaugrana e viene abbracciato da Ronaldinho, inseparabile partner nell'attacco dei campioni d'Europa. Quanto tempo è passato, un secolo? No, neppure nove mesi. Ma oggi, quando Eto'o parla di Ronaldinho, lo fa in questi termini: "Non posso accettare che un compagno mi tiri m... addosso. Sento dire che dovrei pensare di più al gruppo: l'ho sempre fatto, più di qualcun altro".
Il motivo dell'arrabbiatura di Eto'o è noto: domenica scorsa, contro il Racing Santander, la stella del Camerun si è rifiutata di entrare in campo nei minuti finali di Barcellona-Racing Santander. Il tecnico Rijkaard ne ha parlato pubblicamente con la stampa e Ronaldinho ha censurato il comportamento del compagno, invitandolo a un maggior spirito di squadra. Apriti cielo: Eto'o è letteralmente esploso e davanti a taccuini e microfoni non ha risparmiato nessuno. Rijkaard è stato definito "una cattiva persona, che ha mentito", il vicepresidente Rosell è stato etichettato come "il capo della fazione che si oppone al presidente Laporta", il Barça è diventato "un club spaccato a metà". A tentare di rimediare ci hanno pensato i compagni di squadra dei due litiganti. Dall'allenamento mattutino del Barça filtrano voci di un riavvicinamento: Thiago Motta li avrebbe presi di petto e costretti a chiarirsi. Dopo un breve colloquio, un abbraccio avrebbe suggellato la pace . O almeno una tregua: difficile dire se si sia trattato di un gesto di facciata oppure di qualcosa di più sincero. Abbraccio a parte, è innegabile che le dichiarazioni di Eto'o abbiano scatenato un terremoto, soprattutto dopo che Laporta ha difeso il camerunese, invitando tutti a una maggiore comprensione: "Non gioca da 144 giorni, ha solo voglia di rientrare. E non è vero che non vuole più giocare per il Barça". Parole che non sono certo piaciute a Rijkaard, che avrebbe gradito maggior appoggio da parte del patron in una situazione tanto delicata. I due, ieri notte, hanno cenato in un ristorante italiano per discutere del caso, ma è stata una chiacchierata burrascosa, che non ha per nulla rassicurato l'olandese. Laporta aveva già parlato in privato col giocatore. Oggi Rijkaard incontrerà il direttore tecnico Begiristain per tentare di porre fine alla bufera. E' evidente che il mancato ingresso in campo di Eto'o nella partita col Racing sia solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A Barcellona la situazione è molto più tesa di quanto non sia mai apparsa all'esterno e, a questo punto, chiarimento o non chiarimento, è improbabile che il camerunese e Ronaldinho giocheranno ancora insieme nella prossima stagione. Stando all'emittente spagnola Antena 3, Eto'o avrebbe parlato molto chiaro con Laporta: "Vorrei continuare a segnare per il Barça, ma se il problema sono io la soluzione è semplice. Cedetemi". Destinazione? Ignota, per ora. Eto'o ha definito "tonterias" (stupidaggini) le voci di un suo passaggio alla Juve, ma i grandi club d'Europa sono già scatenati sul fronte mercato. Anche perché non è affatto detto che sia il pupillo del presidente a cambiare aria: il sacrificato potrebbe essere Ronaldinho, sogno del Milan. E di tutti.

Nessun commento: