martedì, marzo 20, 2007

Perchè Moratti è così nervoso?

Curiosità: "Siparietto Moratti - Tifoso.".
Stava per rispondere alle domande dei giornalisti che lo aspettavano fuori dal suo ufficio ma poi, dal bar vicino, ha sentito qualcosa che proprio non gli è piaciuto. Massimo Moratti ha quindi abbandonato taccuini e microfoni per andare a rispondere ad un signore seduto a un tavolino del locale che, tra insulti e accuse varie, aveva definito "uno scudetto di cartone" quello che l'Inter ha vinto lo scorso anno a tavolino.
L'ALTERCO - "Si tolga lo scudetto di cartone, se lo tolga", gli ha urlato l'uomo, circa 40 anni, in giacca e cravatta. "Mi vuole picchiare?", ha poi detto quando ha visto Moratti avvicinarsi a lui. "No, le dico solo che non è educato quello che sta facendo", è stata la risposta di Moratti. "Io sono scostumatissimo, faccio il gesto dell'ombrello e mando a fare in c... Ronaldo...", ha ribattuto l'uomo, con chiaro riferimento al comportamento del presidente nerazzurro durante il derby. L'intervento del proprietario del bar non è servito a calmare l'uomo, che ha replicato che "ognuno si deve contenere nelle sedi opportune e poi io sono sul suolo pubblico". "Bè, allora faccia quello che le pare", ha risposto un Moratti sempre più scocciato, che all'ennesima provocazione ("Mi faccia anche intercettare"), ha definitivamente perso la calma: "Se lo metta in bocca il telefono", ha detto prima di andare a parlare con i giornalisti. Rispondere alla domanda del titolo è molto semplice...quando ci si prepara per un giorno splendido, unico e difficilmente ripetibile come il matrimonio, è ovvio essere nervosi...più o meno come Moratti per lo scudetto dell'Inter.

mercoledì, marzo 07, 2007

Navarro chiede scusa

Calcio: "Dopo il pugno a Burdisso, ecco le scuse di Navarro:".
"Ho visto che stavano cercando di aggredire un mio compagno e ho perso la testa". David Navarro si scusa così dopo il destro che ha fratturato il naso a Burdisso, al termine di Valencia-Inter. Dopo lo scoppio della rissa a centrocampo, Navarro è partito dalla panchina e ha sferrato un pugno al difensore nerazzurro. "Non mi sono mai comportato in questa maniera e non lo farò più - ha aggiunto a Cadena Ser -. Sono pentito, mi vergogno di quello che ho fatto". Navarro ha anche detto che oggi parlerà con il ds Carboni per mettersi in contatto con l'Inter e con lo stesso Burdisso per chiedere scusa. "Non ho potuto vedere le immagini né le reazioni dei giocatori dell'Inter nel nostro spogliatoio - ha racconta ancora Navarro -. Io ero da un'altra parte, ma i miei compagni mi hanno già detto qualcosa. È stato spiacevole, chiederò scusa per la mia azione". Ieri sera, intanto, i delegati dell'Uefa hanno parlato con i responsabili della sicurezza privata del Valencia e delle forze dell'ordine presenti al Mestalla per stilare un rapporto. Frattanto, l'Inter è rientrata nella notte a Milano e oggi Mancini ha concesso una giornata di riposo. Appuntamento ad Appiano domani pomeriggio per la ripresa degli allenamenti in vista del derby di domenica.

Investito un tifoso del Celtic!!!

Calcio: "Investito. Muore un tifoso del Celtic.".
Un tifoso del Celtic è morto, la scorsa notte, dopo essere stato investito da un'auto nel centro di Milano. L'uomo, un cittadino scozzese di 37 anni, secondo quanto riferito dalla Polizia municipale era ubriaco e in mezzo alla strada quando è stato investito. È accaduto poco dopo le 23, in via Santa Sofia: un taxi, che viaggiava con a bordo un passeggero, lo ha investito. Subito soccorso, lo scozzese è stato trasportato, in codice rosso, all'ospedale di Niguarda, dove però è deceduto intorno all'1.

mercoledì, febbraio 28, 2007

Si è spento Giorgio Tosatti

Calcio: "L'opinionista aveva problemi di cuore.".
Il popolare giornalista sportivo Giorgio Tosatti è morto a Pavia al Policlinico San Matteo, dove era stato sottoposto dall'equipe diretta dal professor Mario Viganò a un trapianto di cuore lo scorso 11 ottobre Nell'ultimo mese però delle complicazioni lo avevano riportato in ospedale.
Nato a Genova il 18 dicembre 1937, Tosatti, figlio di Renato, giornalista morto il 4 maggio 1949 nella sciagura aerea di Superga nella quale scomparve il Grande Torino, è stato per anni direttore del Corriere dello Sport - Stadio. Nell'arco della sua lunga carriera, Tosatti ha collaborato sia con la Rai (Domenica Sportiva e 90esimo minuto) sia con Mediaset. Opinionista di importanti giornali italiani ed ex presidente dell'Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), Tosatti è stato anche il curatore dell'almanacco calcistico "50 anni che fecero grande il pallone". L’ultima apparizione in Rai alla Domenica Sportiva risale alla stagione 2005-2006. Unanimi le reazioni, dalle società di calcio alle istituzioni sportive e politiche. "Con Giorgio Tosatti non scompare soltanto un grande giornalista sportivo, tra i più competenti e autorevoli: il calcio perde un amico sincero, intelligente e schietto nella critica, interprete generoso e appassionato delle vicende degli ultimi 50 anni", ha sottolineato il commissario straordinario della Federcalcio, Luca Pancalli. "E ora vien da chiedersi come faremo senza di lui. Eravamo amici, ma anche di più", ha dichiarato attraverso una nota il presidente del Coni Gianni Petrucci. Per il ministro delle politiche giovanili e le attività sportive, Giovanni Melandri, "il giornalismo sportivo ha perduto una delle sue firme più note". "La figura di Tosatti - ha proseguito il ministro - rimarrà indissolubilmente legata a un giornalismo non urlato, fatto con misura e serietà. Ai familiari giungano le mie più sentite condoglianze".

Siena crolla in Europa

Basket: "Siena perde di 30 in Russia...ora ci vuole un miracolo!!!".
Dominatrice in Italia, sull'orlo dell'eliminazione in Europa. E' il destino del Montepaschi, a un passo dall'uscita dall'Uleb Cup con il pesante 83-53 rimediato a Kazan, nell'andata dei quarti, punteggio che toglie - salvo rimonte storiche - significato anche al ritorno che si giocherà martedì prossimo a Siena. Senza Datome appena partito e Rombaldoni appena arrivato (ufficializzato in giornata lo scambio con la Legea Scafati), il Montepaschi ha dovuto fare i conti anche con le difficili condizioni fisiche di Romain Sato.
Ovvio che non possa essere solo questa la ragione di un tale scivolone, con l'Unics a imporre sin dall'inizio il proprio gioco, concretizzandolo oltretutto con un fantastico 57% da tre punti. I soli McIntyre e Forte a sostenere l'attacco senese sono parsi troppo poco sin dal 13-2 in avvio dopo i primi 4 minuti di digiuno di Siena. Darius Lavrinovic la attacca con autorità, il fratello Ksistof infierisce fino al 27-11 che già al 12' fa intuire che partita sarà. Il Montepaschi si stacca perché l'attacco non funziona, con soli 8 punti segnati nel primo quarto e 9 nel terzo, chiudendo col 30 per cento totale al tiro. Così al 17' Stombergas firma la fuga sul 42-22, ma è solo l'inizio del supplizio toscano. I fratelli Lavrinovic arrotondano sul 63-36 sul finire dell'anemico terzo periodo senese, anche se il divario tocca pure i 31 punti (68-37) prima del +30 che per il Montepaschi odora di eliminazione.

sabato, febbraio 24, 2007

Ricomincia la SuperBike

Motociclismo: "Si riparte con la SuperBike!!!".
Ritorna il mondiale Superbike, la disciplina motociclistica che vede come protagoniste le supersportive derivate dalla serie. La prima gara si disputerà il 24 febbraio sul circuito di Losail nell’emirato arabo del Qatar, dove già si era aperta la scorsa edizione del campionato (dopo aver perso la tappa in Sudafrica a Welcom) con l’obiettivo di diffondere anche ai paesi del medioriente questa passione. Molte le novità di quest’anno a partire dalla partecipazione del campione Max Biaggi che mette in pista la sua Suzuki GSX-R 1000 del team Alstare Corona (capitanato da Francis Batta, colui che ha fortemente voluto Max Biaggi come punta di diamante); evento, questo della partecipazione di Biaggi, che ha sicuramente dato risalto a questo sport, tanto da suscitare interesse anche a mamma Rai che è entrata in possesso dei secondi diritti (manderà , sembra, in onda una sintesi delle gara la domenica alle 17.30) anche se per fortuna si possono vedere le due gare sulla dignitosa emittente La7. Altre novità sono, purtroppo, la scomparsa dal calendario della gara di Imola (a causa dell’abbattimento di tutti i box del circuito per motivi di ristrutturazione del Santerno) solitamente prevista come penultima tappa del mondiale e sostituita con Vallelunga. Nuovi circuiti e nuovi attori nello spettacolo della SBK anche se le vecchie guardie tengono duro e fanno vedere il proprio manico; nella superpole, infatti, ha conquistato la prima piazza l’ex campione della stagione 2005 Troy Corser (che se n’era andato dallo stesso team Alstare dopo un anno non proprio brillante) su Yamaha YZF-R1 del team Yamaha Motor Italia, alle sue spalle il già citato Biaggi, e in terza posizione partirà James Toseland su Honda CBR 1000. Quarta piazza per Nori Haga e, invece, si trova in quinta posizione il primo italiano (su moto italiana) Lorenzo Lanzi con la Ducati 999. Il compagno di squadra e campione del mondo Troy Bayliss è solo 6°. Nelle prove del giovedì, tuttavia, è stato proprio Max Biaggi ad ottenere il migliore passo gara. Sarà dunque interessante vedere come se la cava nella gara vera e se sarà capace di tenere testa a tori scatenati quali Bayliss (che ha vinto l’ultima corsa del mondiale motoGP su Ducati, davanti anche a Capirossi) e al giapponese folle Nitronori Haga. Per il resto sono promesse le solite e mai annoianti gare per la gioia degli appassionati di questo mondiale che prevede 13 tappe (26 gare complessive) di cui tre in Italia: a Monza il 13 maggio, a Misano il 17 giugno e a Vallelunga il 30 settembre.
Articolo redatto da Matteo.

Nel calcio serve anche questo...

Ho trovato questo filmato bellissimo...godetevelo.
C'è tutta la parte buona del calcio.

Un altro oro per il nostro fondo

Sci di fondo: "E' oro per l'Italia nella staffetta.".
Uno sprint da impazzire: mozzafiato, stupendo, perfetto. Al fotofinish, per rendere l’idea di quanto Cristian Zorzi e Renato Pasini abbiano sofferto e meritato questo trionfo nel Dome giapponese. La sprint a tecnica libera in tandem premia la coppia più composita e strana che l’Italia del fondo potesse presentare ai Mondiali: lo Zorro delle mille volate e il Pax che ha faticato più a convincere i tecnici che a vincere e convincere in questa stagione in cui non è nemmeno nel book della federazione. Un azzurro "ripescato" per meriti stagionali acquisiti sul campo, anzi sugli sci. E il bergamasco è stato il compagno ideale per vincere contro i russi Mrilov e Rotchev, nella gara in cui la coppia ceca Kreczmer e Kozisek ha lasciato sotto il podio i quotatissimi Angerer e Teichmann. Pasini ha cambiato per ultimo in testa quasi lanciando il presagio del successo completato dal finanziere che pareva col morale sotto i tacchi e invece s’è rivelato grandissimo sprinter, capace di abbinare all’oro olimpico in staffetta questa gemma che gli è sempre mancata. Lui che nel 2001 cominciò ai Mondiali di Lahti con un argento individuale, qui ha ripreso il filo del discorso proprio mentre l’Italia un anno fa ha smesso di puntare sulla squadra di specialisti per ristrettezze economiche. Questo è il capolavoro di uno stellone ragionato, organizzato, rabbioso come quel Pasini che la sera prima non riusciva a smaltire la delusione per la squalifica immeritata nella gara in classico individuale; ed è il capolavoro di uno Zorro che vorrebbe disputare le ultime 3 stagioni più da fondista puro che da sprinter. Ora questo trionfo dà al fiemmese una carica in più per la 15 km e soprattutto per la staffetta, alla quale è sempre sfuggito il titolo iridato. Con uno slancio come questo, niente a questo punto è impossibile. L’Italia non vinceva un titolo mondiale maschile da Oberstdorf 2005, con un’altra coppia oro-argento, Piller Cottrer e Valbusa. Vent’anni fa con Marco Albarello, ora d.t. azzurro, e Maurilio De Zolt. Poi solo Silvio Fauner nella 50 km a Tunder Bay nel ’95. Questo è il primo titolo iridato azzurro non individuale a livello maschile. Insomma un’altra impresa da incorniciare, da quel pozzo d’oro chiamato fondo. Non è andata bene invece alle ragazze: Arianna Follis e Sabina Valbusa hanno chiuso all’8° posto nella sprint sempre a skating vinta dalle finlandesi Kuitunen e Roponen Lassila. Ha patito molto la veronese, che nella sprint non è più quella di sei anni fa, quando arrivò quarta. Proprio nella prima notte magica di Zorro...

..e c'è chi non ci crede!!!

Curiosità: "Un gatto nero e poi..."
Un gatto nero invade il campo: il giudice di sedia sbaglia il punteggio e Jelena Jankovic si fa male. È successo oggi durante la semifinale del torneo Wta di Dubai. In campo c'erano la serba Jankovic e la francese Amelie Mauresmo. Con la transalpina al servizio, e in vantaggio per 4-2 nel primo set, un gatto nero con le zampe bianche ha fatto il suo ingresso in campo. Gioco interrotto ovviamente, per consentire al felino di scorrazzare per un pò prima di abbandonare la scena fra le risate del pubblico e l'incredulità delle giocatrici. "Non ho mai visto una cosa del genere durante un torneo - commenterà alla fine del match la Mauresmo -. Ricordo di una mucca, quando giocavo a livello giovanile, ma un gatto non mi era mai successo".
DISAVVENTURE Quando il gioco riprende, il giudice di sedia chiama il punteggio: "30 pari". Solo che la Mauresmo era in vantaggio 40-15 e non aveva dimenticato il punteggio: "gli ho detto che se non si correggeva non avrei continuato a giocare", ha sottolineato la ex numero uno del mondo. Infine, l'infortunio della Jankovic sul 2-5 per la Mauresmo, la caviglia sinistra che si gira e la partita che termina precocemente con il ritiro della serba alla fine del primo set. E poi c'è chi non crede ai proverbi......

venerdì, febbraio 23, 2007

Un sì è di troppo...

Curiosità: "Stessa data di nozze per Gerrard e Neville.".
Steven Gerrard e Gary Neville si sono finalmente decisi al grande passo: sposeranno le loro rispettive fidanzate, Alex Curran ed Emma Hadfield. Era ora, verrebbe da dire. Già, peccato però che il capitano del Liverpool e la stella del Manchester United abbiano pensato bene di trasformare il giorno più importante della loro vita (perlomeno di quella sentimentale) in una sorta di sfida a distanza, visto che hanno scelto la stessa data - sabato 16 giugno - per far suonare le campane del matrimonio, con grande imbarazzo degli invitati. Molti, infatti, i nomi che compaiono su entrambe le liste e se qualcuno ha già pensato di affittare un elicottero per presenziare a entrambe le cerimonie, così da non fare torto a nessuno, la maggior parte dovrà, invece, scegliere: da Steven e Alex o da Gary ed Emma? Per ora, il tabloid The Sun è riuscito a completare solo la griglia dei testimoni degli sposi: il capitano del Liverpool ha scelto il miglior amico, Danny Murphy, mentre David Beckham restituirà il favore al capitano del Manchester, Neville, che gli fece da testimone quando sposò Victoria nel 1999. Stando sempre al giornale, la location delle nozze di Gerrard sarebbe ancora top secret perché la coppia ha venduto l’esclusiva a un settimanale per oltre un milione di sterline, mentre gli altri due avrebbero optato per la Cattedrale di Manchester. Ma la sfida continua anche sul versante femminile e si misura in carati (quelli dell’anello di fidanzamento) e metri di stoffa (per il vestito da sposa). Una Wag (acronimo inglese che sta per mogli e fidanzate) che voglia essere definita davvero tale deve, infatti, avere un anello consono al ruolo, ma soprattutto all’ingaggio del futuro marito, quindi se la fidanzata di Gerrard è andata in estati per il solitario da dieci carati (valore 30mila sterline, quasi 45mila euro) che lui le ha regalato nel febbraio del 2005, quella di Neville ne ha preteso uno da 170mila (oltre 250mila euro). Quanto all’abito, nessuna delle due ha ancora rivelato da chi sarà firmato, anche se Alex si è lasciata scappare di essere stata a Parigi per le prove. Alla fine, la sola certezza restano i conti stratosferici: per le nozze, Gerrard e Neville spenderanno fra le 500 mila e il milione di sterline. Auguri…

Lione - Roma: dichiarazioni pesanti dei francesi.

Calcio: "Il Lione si sente poco protetto.".
"Ci sono stati scontri duri in campo in alcune occasioni, e anche qualche gesto anti-sportivo, ma ci sono stati anche degli insulti verbali". Partita spigolosa quella tra Roma e Lione ieri all'Olimpico nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, a quanto pare anche a livello verbale, secondo quanto affermato dal presidente del Lione, Jean-Michel Aulas. Al quotidiano "L'Equipe", Aulas ha parlato di insulti da parte di alcuni giocatori della Roma, chiarendo però che la cosa si è risolta giá al termine dell'incontro: "Alla fine della partita alcuni giocatori italiani sono venuti a scusarsi per questi insulti che potrei definire simili a quelli ricevuti da Zidane durante la finale di Coppa del Mondo". Il quotidiano francese riferisce anche che il centrocampista della Roma De Rossi, accompagnato dal dirigente Daniele Baldini, è andato nello spogliatoio francese per presentare delle scuse ad Eric Abidal dopo avergli lanciato degli "insulti razzisti sul campo, a fine partita. Il difensore lionese - scrive L' Equipe - ha eccettato le scuse". Non sono mancate anche alcune polemiche per l'arbitraggio dell'inglese Riley, che ha ammonito otto giocatori della Roma e tre del Lione. "Sulla prima azione Mexes non ha toccato la palla e non avrebbe dovuto finire la partita", ha affermato il brasiliano Juninho, colpito duro a inizio partita dal difensore giallorosso. "Le squadre francesi non sono tutelate in Champions League - ha detto ancora Juninho al termine della gara -. Lo abbiamo visto martedì con il Lilla contro il Manchester United o due anni fa quando abbiamo affrontato il PSV Eindhoven, e lo abbiamo constatato anche stasera (ieri ndr). Questa è la nota stonata della serata, non siamo trattati come le squadre italiane, spagnole o inglesi".

mercoledì, febbraio 21, 2007

Treviso ha eliminato Cuneo

Volley: "Treviso ribalta il risultato dell'andata: 3 a 0.
La Sisley Treviso si è qualificata per le Top 6 della Indesit European Champions League di volley, il penultimo appuntamento prima della Final Four di Mosca (con i padroni di casa della Dinamo già ammessi). I trevigiani hanno sconfitto per 3-0 la BreBanca Lannutti Cuneo con i parziali di 25-19, 25-22, 25-23, ribaltando il 3-1 subito in trasferta nella gara di andata della scorsa settimana. Alle Top 6 la Sisley affronterà la vincente del match di giovedì tra i belgi del Maaseik ed i tedeschi del Friedrichshafen (andata 3-0 per il Friedrichshafen). "Non avevamo niente da perdere - ha spiegato Alessandro Fei, il migliore in campo - all'andata avevamo giocato male e volevamo dare il massimo: lo abbiamo fatto. Non eravamo disposti a mollare così facilmente la Champions. Loro non sono riusciti a fare molto, un po' per la tensione, evidentemente, ma un po' anche perchè noi non glielo abbiamo permesso". Il primo set non ha avuto storia (25-19), con Cuneo molto fallosa e Treviso micidiale a muro. Nel secondo parziale la Bre Banca Lannutti ha sofferto in ricezione, in particolare con Wijsmans e Giba, ma ha agganciato Treviso sul 21-21. Poi è stato un muro di Gustavo a fare la differenza per la Sisley, che ha chiuso 25-22. Cuneo è partita bene nel terzo set, prima di subire un parziale di 0-4. Sul 15-15 è stato Fei a propiziare un nuovo break per i veneti, che poi non hanno più sbagliato nulla fino al 25-23 conclusivo. Anche la Lube Banca Marche Macerata si è qualificata per le Top 6 vincendo 3-2 (22-25, 25-22, 25-23, 18-25, 16-14) ad Atene contro il Panathinaikos. Macerata aveva già vinto l’andata in casa per 3-1. Alle Top 6, Macerata affronterà la vincente del match tra i russi del Lokomotiv Belgorod ed i belgi del Knack Randstad Roeselare (andata 2-3).

martedì, febbraio 20, 2007

L'Irresistibile Tentazione

Curiosità: "Il richiamo del Carneval do Rio è sempre lo stesso.".
Felipe Scolari non è certo uno sprovveduto. Quando nel dicembre del 2001, a pochi mesi dal titolo mondiale che il suo Brasile avrebbe conquistato a Yokohama, il c.t. chiese alla sua federazione di spostare l'amichevole contro la Polonia, nessuno si sorprese. Il motivo, la concomitanza con il Carnevale "sacro per tutti i brasiliani", portava Felipao a una ragionevolissima riflessione: "Sarebbe meglio se tutti i giocatori facessero festa e si divertissero con i loro amici e familiari".
Non tutti i presidenti dei club europei hanno la stessa visione delle cose, "scottati" dalle fughe dei tanti campioni saliti sul primo volo verso Rio de Janeiro. Luis Muller Da Costa fu tra i primi a cedere al fascino del Sambodromo, lo stadio ricavato nelle strade di Rio per far sfilare le scuole di samba dove in questi giorni impazza la festa. L'attaccante del Torino di fine anni '90, e poi del Perugia, non a caso è ricordato più per le doti estetiche di sua moglie, la bella e irrequieta Jussara, che per i suoi gol. Ma se si va alla ricerca del fuoriclasse indiscusso della specialità, non c'è storia. Edmundo a Firenze fece l'en plein: due fughe in due campionati. Nel 1998 la mediazione di Alberto Malesani e Vittorio Cecchi Gori fu perfettamente inutile: partenza nella notte del 18 febbraio con l'ultimo volo utile per Rio. L'anno dopo arrivò il bis. Troppo forte il richiamo della scuola di samba del cuore, quella del Salgueiro, curiosamente legata al Vasco da Gama (che dalla Fiorentina aveva incassato 13 miliardi di lire per il cartellino del giocatore). Bagagli preparati in fretta e partenza con volo Varig. A Napoli (2000-01) "O' Animal" riuscì a trattenersi. Clamorosamente. All'inizio del 2002 Massimo Moratti lasciò partire Ronaldo con la speranza di agevolare il recupero dall'ennesimo infortunio. Il brasiliano in realtà allungò i tempi della sua permanenza in patria, sfoggiando il sorriso dei tempi migliori sul maxiloggione montato appositamente per lui a Rio. Più recentemente il presidente nerazzurro ha sopportato un'altra "degenza", quella di Adriano, che almeno dal periodo trascorso in Brasile in autunno ha ricavato la forza per tornare quello di prima. Sicuri che il Carnevale non c'entri con la resurrezione dell'Imperatore? Non proprio, i preparativi delle scuole di samba per la grande festa entrano nel vivo proprio in quel periodo...

Federer non si ferma più

Tennis: "Un altro record per Re Roger.".
C'è sempre qualcosa di magico, nello sport come nella vita, quando si pronuncia la parola "record" o "primato del mondo". E' un momento di riflessione per ricordare il campione del passato che di botto viene cancellato e per osannare il nuovo eroe che si affaccia alla ribalta con la speranza di durare il più a lungo possibile. E ora ne è stato eguagliato uno stabilito il 22 agosto 1977 da Jimmy Connors. In quel giorno il leggendario Jimbo terminava la sua 160ª settimana consecutiva da numero 1 del mondo passando la mano al rivale Bjorn Borg. Oggi re Roger Federer ha eguagliato le 160 settimane e lunedì prossimo staccherà inevitabilmente Jimbo puntando diritto verso quota 200. Federer diventò per la prima volta numero 1 del mondo il 2 febbraio 2004 all'indomani della vittoria all'Open d'Australia (era il suo secondo successo negli Slam dopo Wimbledon 2003) e da allora non ha più mollato la leadership. Lo svizzero superò in classifica Andy Roddick che aveva conquistato la cima 13 settimane prima durante il Masters di Houston, ma grazie soprattutto alla vittoria di Flushing Meadows. Federer da allora ha avuto quattro d'inseguitori veri; lo stesso Andy Roddick, lo spagnolo Juan Carlos Ferrero, l'australiano Lleyton Hewitt e dal 25 luglio 2005 lo spagnolo Rafael Nadal (Connors invece riuntuzzò per oltre 3 anni gli attacchi portati a turno da John Newcombe, Ken Rosewall, Arthur Ashe, Bjorn Borg e Guillermo Vilas). Mai nessuno però è riuscito a insidiarlo da vicino. Nella classifica attuale Federer ha 3415 punti di vantaggio su Nadal, una cifra mostruosa, superiore di molto a quello che Nikolay Davydenko, numero 3 del mondo, ha messo da parte negli ultimi 12 mesi. Nessuno all'orizzonte ha la possibilità di avvicinarlo; per comprensare questi 3500 punti di scarto bisognerebbe che Federer smettesse di vincere e Nadal invece facesse incetta di Slam e di Masters Series. Insomma, sarebbe come se nevicasse in Sicilia d'agosto.