domenica, novembre 19, 2006

La vera passione si chiama Superbike!!!

Motociclismo: "La vera passione si chiama Superbike!!!".

Difficile spiegare cosa sia la Superbike. Difficile spiegarla a chi da anni non segue altro che la formula uno e si subisce ore di puro nulla motoristico, dove l’unica emozione è rappresentata da qualche uscita di scena quando il tal pilota è al comando, a causa di una rottura dell’apparato ipertecnologico che ogni macchina si porta dietro (gioia degli ingegnere, ma cruccio degli amanti dello spettacolo). E’ difficile spiegare cos’è la SBK a quel pubblico amante della MotoGP perché, e solo per quello, c’è un certo Valentino Rossi, dove molto spesso si alza un polverone di polemiche ad un minimo contatto e dove la televisione applica la regola che “più pubblicità è bello, soprattutto durante un sorpasso al limite.” Ecco chi appartiene alle categorie sopradescritte sia pregato di porre bene attenzione perché sta per iniziare la lezione. La Superbike è passione! La quint’essenza della passione motociclista. Lungi da essere collusa con giochi come quelli appena citati, essa è la classe motoristica che più di tutte incarna tecnologia, manico (o bravura se volete) amicizia e gioia di correre. Qui non troverete, infatti, tutti i sensori presenti sulle Formula 1 né tantomeno nelle MotoGP, non troverete piloti strapagati e che a stento parlano tra loro, non troverete gente che si fa problemi se li sorpassi portando via loro la carena e un pezzo del carter senza nemmeno chiedere scusa (tanto dopo due curve sono lì a ricambiare il favore). Certo, non voglio nemmeno dire che la superbike sia un posto di poveracci che si contendono un osso. Questa categoria, che richiama decine di migliaia di appassionati ad ogni gran premio e che vanta una storia di vent’anni, è il giusto equilibrio tra tecniche e strategie di gara, manico e fegato del pilota: fattori, questi, che portano la superbike ad essere uno spettacolo eccezionale e che fa soffrire ogni volta di tachicardia. Qui si parla di gente che cade e si mette a scavare nel fango per trovare la manopola del gas e mantenere accesa la moto, che riesce ad impennare con entrambe le ruote, che sorpassa tre piloti in un solo colpo al cavatappi di Laguna Seca, che utilizzano moto identiche a quelle prodotte in serie (moto sconvolte e portate ai limiti dell’elaborazione, altro che fast and furios) riescono ad avvicinarsi a pochi centesimi ai tempi della motogp, che riesce a dare spettacolo senza preoccuparsi molto di come andrà a finire senza chiedersi se le gomme reggeranno dopo una derapata assurda! Classe che con i suoi metodi ha ispirato cambiamenti nei regolamenti di altre categorie, quali ad esempio la superpole (1 giro alla caccia della pole e vada come vada) e il monogomma (caratteristica adottata dalla formula 1 negli ultimi anni; la prima, il monogomma, a partire dalla prossima stagione)e che ha visto militare nelle sue file campioni quali Fogarty, Chili e Bayliss…Non considerate la SBK come una categoria di passaggio o una seconda scelta. La superbike è concettualmente diversa dall’essere chiamata categoria minore. Portate rispetto alla passione.
Articolo redatto da Matteo, un superappassionato.

2 commenti:

Tommaso ha detto...

Mitica la superbike, sono dei veri fulminati quei piloti

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny