giovedì, dicembre 28, 2006

Auguri di Buon Anno!!!!!!!!!!!!!!

Curiosità: "Un anno di Sport e tre mesi di Blog.".

Vi lascio con un filmato creato da me con il quale possiamo ricordare i momenti più belli e quelli più tristi del 2006. Il video si chiude con le immagini dei personaggi che a loro insaputa hanno partecipato a questo blog.


Tanti Auguri per un 2007 pieno di soddisfazioni da Ste.

lunedì, dicembre 25, 2006

Auguri!!!!!!!!!!!!!

Tanti Auguri di un felice Natale da Ste.

lunedì, dicembre 18, 2006

Alla faccia della precisione

Curiosità: "Alla faccia della precisione.".

Sappiamo che l'importante è rispettare le regole, ma forse questo arbitro esagera un pò.

Incredibile trionfo per l'Internacional

Calcio: "Mundialito per Club: Trionfa L'Internacional di Porto Alegre.".
Ecco dov’era finito Adriano... Già, si chiama proprio come l’interista il brasiliano che firma nel finale a Yokohama una delle più clamorose sorprese nella storia del calcio. L’Internacional batte il Barcellona, favorito extralarge del Mondiale per club, con una prestazione di grande cuore e saggezza tattica, sfruttando o probabilmente ispirando la serata di scarsissima creatività dei catalani, Ronaldinho in testa. Abel Braga mantiene la promessa di inventarsi qualcosa, ordinando ai suoi due attaccanti di giocare larghi per tenere bassi Zambrotta e Van Bronckhorst ed evitare di sparire nel triangolo delle Bermude composto da Motta, Marquez e Puyol. E’ una mossa intelligente, e Rijkaard ci mette un po’ a indicare la necessaria scalatura (un terzino avanza, un centrale lo rileva e Motta arretra a mantenere una coppia in mezzo) per liberare le sue forze esterne. Zambrotta soprattutto scende con grande continuità, arrivando tre volte al cross nel primo quarto d’ora (e al terzo giro la pericolosa girata di Gudjohnsen viene murata in corner da Fabiano Eller). L'ex juventino nella ripresa lascerà il posto a Belletti per un problema all'adduttore della gamba sinistra: resterà fuori per circa un mese. Il Barça cresce ma, marcato molto più fisicamente rispetto alla semifinale, dà la sensazione di essere svogliato perché gioca lento e in orizzontale, permettendo quindi alla difesa di schierarsi sempre in tempo. Viceversa l’Internacional, che sa di avere 5 possibilità su 100 di sfangarla, prova due o tre volte il suo lineare contropiede non arrivando mai a infastidire Valdes, ma offrendo comunque un’impressione di (potenziale) pericolosità. Senza esagerare, perché pur giocando moscio è comunque il Barcellona a sfiorare il vantaggio al 19’ (botta di Van Bronckhorst dalla distanza, e sulla respinta di Clemer Ronaldinho non trova la porta), al 26’ (diagonale alto di Gudjohnsen da buona posizione ) e al 36’ (rasoterra di Ronaldinho appena fuori).
Arrivato in piedi all’intervallo, e tutto sommato senza nemmeno una faccia così, l’Internacional affronta ringalluzzito la ripresa immettendo dopo un po’ il razzente Luiz Adriano al posto dell’esausto (e comunque ancora positivo) Alexandre Pato. Non basta: sopravvissuto anche a una percussione di Xavi, che Rijkaard ha inserito cercando col lanternino un po’ di gioco, Braga toglie Fernandao a favore di un’altra freccia offensiva, Adriano. Ed è lui a risolvergli la partita — e la carriera — tesaurizzando al 36’ il contropiede condotto da Iarley. L’incredibile è servito, Ronaldinho prova a esorcizzarlo ma la punizione gli riesce un filo esterna e l’assist a Iniesta appena lungo. Quando si parla di Mondiale, non è proprio il suo anno.

Al Mezzogiorno di Fuoco sopravvive la Snaidero

Basket: "Al Mezzogiorno di Fuoco sopravvive la Snaidero.".
Bella Snaidero nell'anticipo del mezzogiorno della dodicesima giornata d'andata. La difesa degli arancione strangola una Montepaschi Siena troppo sonnacchiosa e forse intontita dall'orario insolito dell'incontro, disputato davanti alle telecamere di Sky: il match comincia con un episodio insolito, ovvero il malfunzionamento del cronometro dei 24 secondi, che costringerà per tutta la gara il tavolo a mostrare gli antichi "cartelloni" con il tempo rimanente per andare al tiro. Si comincia con azioni piuttosto confuse sia da una parte che dall'altra, ma il primo scatto è della Snaidero, che si porta sul 13-7 grazie ad una conclusione da tre punti di Silvio Gigena: il "gaucho" di Pancotto vive come al solito d'intensità e, insieme ad un concreto Jacob Jaacks (14 e 15 rimbalzi in 24 minuti) è il protagonista del primo quarto. Il lungo friulano sfrutta le distrazioni difensive di Lonny Baxter nell'area pitturata: l'americano di Siena usa bene il fisico in attacco, ma non fa altrettanto in difesa, anche se gli ospiti si riavvicinano con un paio di contropiedi (16-12). Siena fatica a pungere anche perchè Kaukenas (solo 4 punti e due tiri in tutto il primo tempo) viene contenuto molto bene dagli esterni di Pancotto. La Snaidero lotta e la tripla di O'Bannon regala il più sette (23-16) all'inizio del secondo periodo. Siena, però, ha un Lonny Baxter (11 punti, 6 rimbalzi e 3 recuperi) produttivo vicino a canestro e si riporta a contatto: coach Pancotto decide di far entrare Jerome Allen e schierarlo a fianco di Valters nel quintetto con il doppio regista. La soluzione sembra pagare, dal momento che con la tripla del buon Jerome la Snaidero ritorna a più otto (28-20) dopo quattro minuti: Da Tome ha un sussulto con sei punti nel secondo periodo e Siena cerca di arginare la vivacità di Udine schierando una front-line con Sato ala piccola e la coppia di lunghi Stonerook-Eze. Il cronometro malfunzionante influenza gli attacchi di ambo le formazioni, che faticano parecchio a trovare i ritmi e finiscono spesso per cercare soluzioni disperate: Da Tome, con un gioco da 3 punti, porta Siena a meno cinque (35-30), poi la Snaidero va al riposo sul 39-30. Si ritorna in campo e Udine propone un quintetto tradizionale con Allen, O'Bannon, Gigena, Williams e Jaacks: un palleggio-arresto e tiro di Forte ed un Baxter da 11 punti in 13 minuti rimettono le cose in discussione e Siena infligge un mini-parziale di 0-6 ai locali. La squadra toscana vive i momenti migliori quando può scatenarsi in campo aperto e Kaukenas riesce a sbloccarsi parzialmente nonostante la buona guardia di Gigena. Pancotto rimette in campo Valters per pressare un ottimo McIntyre (3/3 da due, 2/6 da tre, 7/7 ai liberi, 3 recuperi e 2 assist) ed i padroni di casa effettuano un break. Di Giuliomaria lotta sotto canestro e ricaccia la palla in gola a Joe Forte, colpevole di essere andato in penetrazione con troppa leggerezza. L'appena citata stoppata del lungo romano dà la carica al PalaCarnera, mentre una tripla di Allen fa segnare 46-39 a meno quattro e mezzo dalla terza sirena. Dopo diversi errori è Sato a mettere la bomba del 48-42, ma Udine ha in mano le redini dell'incontro: Allen attacca Mc Intyre cercando di usare il fisico e segna un tiro da tre in transizione sul assist di Valters. La Snaidero va avanti 53-42, poi il finale di quarto è di Michele Antonutti, che con quattro punti e un recupero aiuta i suoi ad allungare sul +14. Siena cicca troppo al tiro e Udine riesce a scollinare il ventello di margine dopo una schiacciata di Jaacks ed una tripla di Antonutti: sul 67-46 a sei minuti dalla fine la Snaidero comincia a giocare con il cronometro. Mc Intyre cerca di risvegliare i suoi con triple e tiri liberi a segno ma serve a poco, dal momento che il piccolo regista di Pianigiani è praticamente solo contro l'intera squadra di Udine. L'unico canestro dell'ex Carraretto sigla il 77-68 e sembra riaprire l'incontro quando però manca troppo poco alla fine: Siena non fa fallo e preferisce difendere, ma la Snaidero gestisce bene il finale e vince 78-69.
Articolo redatto da Ale M.

sabato, dicembre 16, 2006

Punto Ferrari

Formula 1: "Punto Ferrari.".

Due protagonisti con i colori Ferrari. Uno che sulle piste c’è da tempo, l’altro che inizierà a farsi valere tra pochissimo. Stefano Domenicali e Mario Almondo, rispettivamente direttore sportivo e tecnico della Rossa si sono lasciati andare ad una chiacchierata che i tifosi hanno mostrato di apprezzare con domande curiose e pertinenti, dal punto di vista tecnico e anche umano. A partire da Kimi Raikkonen, nuovo arrivo al posto di Schumi.
Raikkonen - "Kimi è già venuto a Maranello un paio di volte — ha detto Domenicali —. Ha le idee chiare, sa quello che vuole e parla quando è ora. Oltre a valorizzare le sue doti, tecniche e di velocità, integrandolo con la squadra cercheremo di farlo sorridere di più". Almondo ha poi svelato un dettaglio sul "pensionato di lusso" Michael: "Parteciperà attivamente alle nostre decisioni tecniche. Già da questi test gli inviamo la telemetria delle vetture in pista. Ma lo faremo anche in occasione dei GP del Mondiale in cui non sarà in circuito. Da casa ci seguirà e interverrà insieme agli altri".
Obiettivi - Di sicuro, nonostante le partenze di Schumacher e Ros Brawn, resta una Ferrari ambiziosissima. "Vogliamo vincere e farlo da subito — hanno spiegato Almondo e Domenicali in coro — per questo stiamo lavorando molto nei test e non solo. Con la monogomma Bridgestone ripartiamo tutti da zero e non è semplice. Usare da anni pneumatici giapponesi non è un vantaggio. Lo diventerà solo per il fatto di conoscere i loro tecnici e ingegneri, perché vincerà chi saprà reagire meglio alle difficoltà che si presenteranno con le coperture". Che potrebbero anche essere colorate: "Sì, per regolamento sarà obbligatorio usare in gara anche la mescola non scelta in qualifica. E la spalla sarà colorata". Pare di rosso. Buon auspicio per il 2007?

giovedì, dicembre 14, 2006

Il Mago incanta e salva Toronto

Basket: "Il Mago incanta e salva Toronto.".

Adesso anche gli scettici dovranno ricredersi. Andrea Bargnani gioca da prima scelta assoluta a Orlando, si mette i panni del "Mago" e trascina Toronto al successo disputando una signora partita. Una serata da ricordare, che in pochi avrebbero immaginato potesse arrivare così presto. Ma i rapidi progressi di Bargnani oramai sono sotto gli occhi di tutti. Se ne accorge anche coach Mitchell che non solo lo fa rimanere sul parquet nei momenti importanti del match ma gli affida anche responsabilità offensive da giocatore di primissimo piano. I Raptors così mettono nel dimenticatoio la striscia di quattro sconfitte consecutive e battono i Magic 91-84. Andrea, nonostante l’assenza di Chris Bosh, non parte in quintetto (Mitchell preferisce affidarsi a Joey Graham) ma l’azzurro impugna la bacchetta magica proprio nel momento più importante della gara. Bargnani entra a 6’33" dalla fine del primo quarto e si fa subito notare andando in lunetta (2/2) dopo soli nove secondi. Non è che l’inizio per l’azzurro che, ben imbeccato da TJ Ford, trova il canestro con una perentoria schiacciata, poi prima della fine della frazione realizza dalla media distanza. Andrea è caldo e all’inizio del secondo quarto porta i Raptors al +10 (30-20) con un altro bel canestro dal perimetro. Poi torna in panchina, a 4’01" dal riposo, ma all’intervallo è comunque, con otto punti a referto, il miglior realizzatore della squadra ospite. Il bello però deve ancora venire. Bargnani torna in campo a 4’00 dalla fine del terzo periodo e va a segno dalla lunga distanza. Il momento migliore del Mago arriva pochi minuti più tardi. All’inizio dell’ultimo quarto, infatti, l’ex-Benetton permette ai Raptors di piazzare lo sprint realizzando tre triple consecutive, una delle quali da distanza siderale. Toronto arriva al +10 (74-64 a 8’34"’ dalla sirena) ma i Magic non ci stanno e con un parziale di 8-2 tornano sotto (76-72). No problem, perchè Andrea infila la sua quarta tripla della frazione e rimette la squadra della Florida a distanza di sicurezza. Toronto così porta a casa un successo importante e ringrazia le magie del cestista italiano. "Ho realizzato canestri importanti - commenta Andrea -: a volte i tiri entrano, altre volte invece no. Io però ho ancora tanto da imparare". Ma l’ex bolognese Rasho Nesterovic lo consacra già. "Andrea ha realizzato canestri fondamentali e ci ha salvati - dice il lungo sloveno -, non è facile arrivare dall’Europa ed essere la prima scelta assoluta, diamo tempo a Bargnani e lui diventerà uno dei migliori giocatori della Nba". L’azzurro di Toronto, che ha così battuto il record di Enzo Esposito (18 punti contro i Knicks al Madison Square Garden), chiude la sua magica serata di Orlando con 23 punti (3/8 da due, 5/8 da tre e 2/2 dalla lunetta), sei rimbalzi, due stoppate e tre falli a carico in 30’.

lunedì, dicembre 11, 2006

Ecco dove Clark Kent passa il suo tempo...

Curiosità: "Ecco dove Clark Kent passa il suo tempo libero quando non è Superman...".

Ce lo siamo sempre chiesti: "Cosa fa Clark Kent quando non è Superman? Ecco la risposta.
A voi una raccolta delle migliori parate...godetevi il filmato.

Delio Rossi parla del derby

Calcio: "Delio Rossi parla del derby.".
"Grande concentrazione, grande rigore tattico e molta abnegazione. Tutto unito a della qualità, perché ieri abbiamo fatto una partita di grande qualità". Intervenendo a Radio anch'io Sport, Delio Rossi riassume così le mosse vincenti della Lazio che si è imposta nel derby per 3-0: "Ho puntato più che altro a inaridire le loro fonti di gioco, i due centrocampisti centrali che sono molto bravi ad innescare i giocatori sulle fasce. I miei tre davanti sono stati molto bravi a bloccarli. Nel momento in cui il pallone ce l'hanno gli altri, tutti devono mettersi a disposizione. Questo deve essere lo spirito. Sulla carta la Roma è molto più forte di noi, ci voleva una grande Lazio per vincere".
Una vittoria festeggiata con un tuffo nella fontana del Gianicolo. "Era un fatto privato, mi dispiace che qualcuno se lo sia venduto ed è diventato un fatto mediatico. Era un voto. L'acqua era fredda". Sull'estemporaneo festeggiamento è intervenuto anche il senatore a vita Giulio Andreotti, noto tifoso romanista: " Delio Rossi è una persona seria, non un esibizionista. Dal suo punto di vista ha fatto bene, ha scaricato anche la tensione". Calda, invece, è la passione di Rossi per la Lazio. "Ma io in tutte le squadre sono così. Mi devo sentire coinvolto emotivamente per dare il massimo. L'ho fatto in altre squadre, non vedo perché non avrei dovuto farlo alla Lazio". Roma col dubbio Totti fino all'ultimo, Rossi era sicuro che avrebbe giocato: "Mi aspettavo quella formazione lì, perché credo che in questo momento sia la formazione migliore della Roma e il derby si gioca con la formazione migliore. Totti è un grande giocatore ma credo che ci sia stato molto della Lazio se lui non ha fatto una grandissima partita".
Il capitano giallorosso ha detto di non essersi sentito tutelato. "Io ricordo Maradona, era un campione anche negli atteggiamenti - ribatte Rossi - e quando prendeva un fallo si rialzava. Quando sei un campione è normale che tutte le maniere siano lecite per fermarti. Essere un campione comporta anche degli oneri superiori".
Perrotta si è lamentato per qualcosa che Rossi gli avrebbe detto a fine partita. Il tecnico laziale nega: "Molto probabilmente ha sentito cose che gli hanno riportato, io con lui non ho parlato. Ho parlato con dei dirigenti della Roma a fine partita, ho detto che secondo me erano stati eccessivi con le loro manifestazioni d'esultanza in casa nostra lo scorso anno. Perrotta ha travisato. Io sono una persona che ha grandissimo rispetto per gli altri, ma voglio anche essere rispettato. Gli ho solo ricordato che bisogna avere misura quando si vince".
Ma senza penalizzazione la Lazio avrebbe potuto lottare anche per lo scudetto? "No, non avremmo potuto. Ci sono sulla carta squadre più forti di noi. La Champions? A me non costa niente dire 'puntiamo allo scudetto', 'andiamo in Champions League'. Per me una squadra deve avere degli obiettivi, però l'importante non è dichiarali ma centrarli".

domenica, dicembre 10, 2006

Ancora oro per Filippo Magnini e Alessia Filippi

Nuoto: "Ancora oro per Filippo Magnini ed Alessia Filippi.".
Quattro ori, uno in più della straordinaria edizione 2005 di Trieste, terzo posto nel medagliere in una fase della preparazione dominata dal pensiero dei Mondiali in lunga di Melbourne a marzo. L’Italia rimane tra le grandi potenze europee in vasca corta e mette in vetrina due campioni che abbagliano per acquaticità e talento. Filippo Magnini non è certo da scoprire ed Helsinki lo restituisce in una dimensione quasi leggendaria: dopo i 100 sl di ieri, SuperPippo concede il bis nei 200 (come a Trieste) con una condotta di gara degna dei campionissimi della distanza, per lui sempre un po’ indigesta. Passaggio controllato in 51"03, ritorno in 51"49 per un 1’42"54 che migliora di 35/100 il primato italiano di un anno fa.
Una prestazione fantastica per forza e intelligenza, cui ha dovuto inchinarsi anche Rosolino, ormai da un anno compagno di allenamenti e di podio. Massimiliano, nonostante le fatiche natatorie e televisive, ha mostrato il solito carattere da leone, chiudendo in 1’44"17 e respingendo il polacco Korzeniowski. Una coppia delle meraviglie che proietta fasci di luce intensa sulla strada verso i prossimi Mondiali, dove arriverà da protagonista assoluta anche Alessia Filippi, regina europea indiscussa dei 400 misti.
Dopo l’oro estivo in lunga, la romana si è ripetuta pure in vasca corta con due fantastiche frazioni iniziali a delfino e dorso, prima di cedere leggermente a rana ma di riprendersi con forza a stile libero, per timbrare in 4’31"58 che polverizza di 1"90 il fresco record di Viareggio e la inserisce al sesto posto mondiale e terzo europeo di sempre. L’Europeo finlandese segna anche il recupero ad alti livelli di Paolo Bossini dopo un paio di stagio
ni d’ombra: il ranista bresciano è andato a prendersi d’orgoglio il bronzo dei 200 rana a passo di primato italiano (2’07"13), tempo che non otteneva da due anni. Bentornato nel club dei grandi.

sabato, dicembre 09, 2006

Trovato morto Alberto D'Aguanno

Calcio: "Trovato morto Alberto D'Aguanno.".

MILANO, 9 dicembre 2006 - Alberto D'Aguanno, volto noto del giornalismo sportivo televisivo, inviato di Mediaset Sport, è stato trovato morto nella sua abitazione di Monza. Aveva 42 anni. Secondo le prime informazioni, D'Aguanno è stato stroncato da un malore che lo ha colto nel sonno.
Una morte improvvisa, come quella - ricordano i colleghi - che diversi anni fa aveva colto suo fratello e della quale sembra non avesse avuto alcun segnale premonitore in questi giorni.
Alberto D'Aguanno era solo in casa: la moglie Monica Gasparini, giornalista conduttrice di Studio Aperto su Italia 1, era dai parenti a Brescia con i due figli, l'ultimo nato circa un mese fa. D'Aguanno, nato a Roma, era inviato di Mediaset sport sulla Nazionale di calcio e sui principali avvenimenti calcistici.
La sua passione per il calcio si esprimeva, tra l'altro, anche in diverse attività a carattere benefico, come la nazionale "Inviati della solidarietà", della quale faceva parte assieme a diversi altri giornalisti.

venerdì, dicembre 08, 2006

La testata a giudizio in tribunale

Curiosità: "La testata a giudizio in tribunale.".

Questa immagine ci ricorda uno degli eventi più lieti della nostra vita, ma è incredibile lo strascico di polemiche che questo gesto di Zidane verso Marco Materazzi si porta dietro. L'espulsione di Zinedine Zidane alla finale dei Mondiali 2006 è stata contestata oggi davanti al tribunale di Parigi dall'avvocato francese Mehana Mouhou, che ha chiesto un'inchiesta per appurare se la decisione sia stata presa dopo aver esaminato un filmato. Mouhou - che presiede il Collettivo nazionale per la verità sulla finale dei Mondiale 2006 -, nell'ottobre scorso, aveva citato in giudizio per direttissima la Fifa e la Federazione francese per l'espulsione di Zidane. Secondo il Collettivo l'espulsione sarebbe irregolare perché il quarto arbitro avrebbe visto la scena della testata solo attraverso il video, il cui uso non è consentito nel calcio. La decisione del giudice circa la ricevibilità della richiesta di Mouhou è attesa per il 15 dicembre. Le probabilità sarebbero tuttavia scarse perché secondo l'avvocato sportivo, Christian Chevalier, l'esclusione del giocatore è una "decisione arbitrale e dipende solo da istanze sportive".

giovedì, dicembre 07, 2006

Calcio: "Venerdì scatta il sorteggio degli ottavi di Champions.".
4 inglesi (Chelsea, Liverpool, Manchester Utd, Arsenal); 3 spagnole (Real Madrid, Barcellona, Valencia); 3 italiane (Milan, Inter, Roma). E manca, ma per motivi "speciali", la Juve. 2 francesi (Lione più Lilla); 1 tedesca (Bayern), 1 olandese (Psv), 1 portoghese (Porto), 1 scozzese (Celtic).Queste saranno le 16 squadre a contendersi la Uefa Champions League 06/07.Guarda un po’, gli stessi 8 campionati della stagione scorsa: in Europa si muove poco, l’Est scompare, Grecia e Turchia restano alla finestra. Ma soltanto il Lione potrà opporsi al monopolio dei tre grandi tornei europei.
Sorteggio - Il sorteggio si svolgerà il 15 dicembre a Nyon (assieme a quello dei sedicesimi di coppa Uefa). Solita formula consolidata: 1) le prime degli 8 gruppi (teste di serie) saranno accoppiate alle 8 seconde; 2) non possono affrontarsi prime e seconde dello stesso girone (impossibile Bayern-Inter, per esempio); 3) le prime giocano in casa le gare di ritorno; 4) sono vietati i derby, ammessi soltanto dai quarti di finale.
Favorite - Mai come in questa stagione la Champions — ormai alla 14ª edizione — è sembrata così equilibrata. Non si vede la squadra imbattibile. Il Barcellona è la più spettacolare, ma ha dovuto attendere l’ultimo turno per qualificarsi (cedendo il primato al più cinico Chelsea). Il Real fa paura più che altro per il nome: ma non conquista le semifinali dal 2003 e inoltre, con Capello in panchina, sembra costruito più per la Liga che per l’Europa. L’ultima semifinale del Manchester United risale al 2002, l’Arsenal non è quello finalista (a sorpresa) l’anno scorso.
Occasione Lione - Insomma: potrebbe essere la stagione del Lione che, da tre edizioni, si ferma ai quarti ma sembra ormai pronto per la grande impresa tipo Marsiglia ’91. La squadra gioca a memoria, Juninho e Tiago sono una sicurezza, Carew segna ma, soprattutto, il discorso campionato è già chiuso. Sai che risparmio d’energie.
Milan - Il primo posto conquistato in anticipo offre
un sorteggio abbastanza agevole. O almeno: da evitare assolutamente c’è soltanto il Barcellona finito al 2° posto. Poi il Real, ma non è che in Europa finora abbia convinto. Porto e Psv sono abbordabili, il Celtic un sogno. Ma forse il vero rivale del Milan è il Milan stesso: se a marzo testa, gambe (e infortuni) saranno diversi, l’esperienza potrebbe contare.
Inter e Roma -
Molto più complicato per Inter e Roma: Mancini e Spalletti hanno davvero poca scelta. Chelsea e Lione sono il meglio che c’è in giro (con il Barça); Manchester e Arsenal non sono forse all’altezza di bei tempi, ma con loro si rischia. All’Inter restano Valencia (che suscita bei ricordi) e Liverpool (non più quello di Istanbul). Per la Roma c’è l’ostacolo Bayern.

martedì, dicembre 05, 2006

Diramati i nomi dei sospetti per il caso CalcioScommesse

Calcio: "Diramati i nomi dei sospetti per il caso CalcioScommesse.".

Centosessantamila euro di scoperto sul conto corrente. A tanto ammontava il "rosso" di Vincenzo Sommese il 31 dicembre 2004. Sommese ha 30 anni, gioca come ala destra nel Mantova (serie B) e sul campo se la cava piuttosto bene. Fuori no, ha qualche problema. Ama scommettere e dilapida quattrini.
"Sembrerebbe che anche compagni di squadra (Scarchilli) prestino denaro a Sommese, la cui posizione offre valutazioni di natura extra giudiziaria, su profili di natura squisitamente patologica delle persone sfortunatamente coinvolte in attività di gioco d’azzardo»: così scrivono i tenaci investigatori della Guardia di Finanza di Udine che, guidati da Lorenzo Del Giudice, pm della Procura della città friulana, hanno chiuso l’inchiesta su un maxi giro di scommesse non autorizzate in cui sono implicati 21 calciatori (in attività e non). Le peripezie finanziarie di Sommese sono emblematiche di un certo andazzo. Ricchi e acclamati, gli eroi degli stadi amano complicarsi la vita con vizietti pericolosi.
GLI INDAGATI
Ecco i 21 calciatori inquisiti a Udine: Abeijon (Atalanta), Bia (ex Bologna, Inter e Napoli), Bordin (ex Napoli), Di Michele (Palermo), Ferrante (Pescara), Fresi (ex Inter), Gregori (ex Udinese e Verona), Iaquinta (Udinese), Jankulovski (Milan), Kalac (Milan), T. Manfredini (Bologna), Margiotta (Frosinone), Pierini (ex Udinese), Pineda (ex Udinese), Pinzi (Udinese), Scarlato (Spezia), Schwoch (Vicenza), Sgrigna (Vicenza), Sommese (Mantova), Sosa (Napoli), Walem (ex Udinese). Le squadre sono quelle attuali, ma il reato è riferito ad anni precedenti.
I REATI Buona parte dei ventuno sta per ricevere l’avviso di chiusura indagini con due notizie di reato: violazione della legge 401/’89 per aver partecipato a "scommesse, giochi e concorsi a pronostici abusivamente raccolti e gestiti"; effettuazione di operazioni bancarie "con modalità elusive della normativa anti-riciclaggio". I magnifici ventuno non andranno in galera. I più sceglieranno di patteggiare e godranno dei benefici di legge. Pene miti, ma fedine macchiate.
L’EDICOLA MAGICA
Nel centro di Udine, in piazza San Giacomo, prospera un’edicola. La mandano avanti Armando Zamparo e la sua compagna, T.S., e il gabbiotto è munito di fax e computer. Zamparo è giornalaio speciale. S’intende di finanza, ha innumerevoli conti correnti e movimenta soldi. Milioni di euro. "Ci sa fare", spiegano i tosti finanzieri friulani, che da tempo monitorano le acrobazie bancarie dello Zamparo. Diverse persone affidano i propri soldi all’Armando anziché a un promotore autorizzato. Perché? Il denaro non è tutto uguale, c’è quello "ufficiale" e c’è quello "ufficioso", e sembra che l’edicolante sappia come rendere ufficiale un euro ufficioso. Zamparo ha diversi collaboratori: anomale somme transitavano persino sul conto di un condominio.
COLLETTORE
Zamparo offre poi altri servizi: raccoglie soldi per scommesse e giochi d’azzardo; fa da tramite con società del settore; procura codici e password; accredita somme per conto terzi sui conti on line presso siti specializzati in giochi d’azzardo. Per capirci: i 21 calciatori sono finiti nella rete perché intrattenevano frequenti rapporti telefonici o via e-mail con Zamparo e perché gli versavano il denaro delle giocate. In parte erano "dazioni" in contanti, in parte i quattrini viaggiavano attraverso bonifici e assegni (ecco perché sono stati smascherati). Del cash non v’è certezza, però, per avere un’idea dei volumi, si sappia che uno dei 21 calcio-indagati un giorno prelevò 30 mila euro dal proprio conto e non certo per devolverli in beneficenza.
CONNIVENZE E TRASPARENZA
Eurobet è la società di scommesse più gettonata da Zamparo e dai suoi "assistiti". Zamparo non rappresenta per Eurobet un semplice cliente o procacciatore di scommettitori. Lo provano gli stretti rapporti con due funzionari di Eurobet Italia e il fatto che l’edicolante abbia accesso ad aree riservate dei siti della società inglese. In ballo c’è la trasparenza del banco, a questo punto Eurobet dovrebbe fare chiarezza per tutelare se stessa. Come? Mostrando tutte le scommesse dei singoli calciatori implicati (quanto affiorato è minima parte). E’ appurato che Di Michele, Margiotta e Sommese puntavano su partite del calcio italiano e a volte delle proprie squadre. Si prenda Di Michele che il 19 febbraio 2005 compilò una "schedina" di scommesse in cui figurava Udinese-Inter 1-1, gara disputata sul campo da Di Michele medesimo.
CATTIVI ODORI
Diciamola tutta: si sospetta che sullo sfondo ci siano partite taroccate. Gli inquirenti di Udine sono attratti in particolare da due scommesse vincenti reperite nel giro dell’edicolante: quella sul pari di Reggina-Bologna 1-1 dell’8 maggio 2005 e quella su un tris di pareggi del 22 aprile 2006 (Ascoli-Cagliari 2-2; Parma-Siena 1-1; Udinese-Chievo 1-1). La prima giocata risulta effettuata da tale "Valle Maria", che si ritiene essere uno pseudonimo, e impressionano le cifre: 100 mila euro di puntata e 40 mila di guadagno. La seconda (terno di X: 10 mila giocati, 80 mila e 300 di «plusvalenza») è di paternità ancora più incerta. Deduzione sul mago di Reggina-Bologna: non si rischiano 100 mila euro in un colpo se non si è sicuri dell’esito. "Valle Maria" - a proposito: in Italia ci sono circa 2.400 donne con queste generalità - potrebbe essere un addetto ai lavori, uno dei 21 calcio-indagati di Udine informato di certi accordi. Scommesse abusive e frode sportiva, il confine è sottile.

domenica, dicembre 03, 2006

A Beaver Creek trionfa Blardone

Sci: "A Beaver Creek trionfa Blardone.".
Massimiliano Blardone, 27 anni, ha vinto il gigante maschile di coppa del Mondo disputato a Beaver Creek. Blardone ha chiuso in 2'27"88, davanti al norvegese Aksel Lund Svindal, staccato di 4 centesimi. Terzo lo statunitense Ted Ligety, a 7 centesimi. Sesto Simoncelli. Grande prestazione degli azzurri: in 4 tra i primi 15. Giorgio Rocca si è piazzato 13° e Alessandro Roberto 15°. Per Blardone si tratta del terzo successo in carriera in Coppa del Mondo: aveva vinto due giganti nel 2005, ad Adelboden l'11 gennaio e in Alta Badia il 18 dicembre. L'americano Bode Miller, ieri vincitore della libera, in testa dopo la prima manche, ha sbagliato nella seconda finendo dodicesimo a 1"11.
Per Blardone si tratta di una vittoria con dedica, dopo una promessa fatta qualche tempo fa all'amico imprenditore Silvan Arnold: "Sta passando un momento molto difficile della sua vita, dopo aver perso una figlia in un incidente stradale - spiega l'azzurro - ci eravamo parlati e gli avevo promesso che avrei dedicato alla sua famiglia una vittoria in Coppa del Mondo. Oggi è successo e sono fiero di poter mantenere la mia promessa: gliela dedico col cuore". Sulla pista di Beaver Creek l'azzurro è stato impeccabile: "Nella seconda ero lanciatissimo- racconta a fine gara- sono arrivato lungo su quella porta che avevo deciso di tagliare per prendere velocità. A quel punto avevo due possibilità, o uscire o lasciar correre gli sci. Ho scelto la seconda prendendo un bel rischio, ma alla fine ne è valsa la pena".

venerdì, dicembre 01, 2006

Ahhh, i professionisti...

Curiosità: "Ahhh, i professionisti...".
Beh, visto che è il loro lavoro, immaginatevi cosa combinerebbero dei muratori o degli idraulici così...altro che terremoti e uragani!!!

The right side of life...Godetevi il filmato!!! (Questo argomento è dedicato a A.M. per il suo compleanno.)